La discesa al bunker è un “viaggio” con i piedi e con la mente in un luogo capace di raccontare il dramma della guerra.
I bunker Breda si trovano nel cuore del Parco Nord, al confine tra Milano e Sesto. La tensione sale già mentre li si raggiunge, inoltrandosi tra viottoli che fiancheggiano ampi prati e boscaglia.

Sembra impossibile che in tale oasi di pace si celi, metri sotto il livello del suolo, una silenziosa testimonianza degli angoscianti anni della seconda guerra mondiale.

Il rifugio fu costruito per i lavoratori della fabbrica Breda (V Sezione Aeronautica), per proteggerli da possibili attacchi o bombardamenti sul posto di lavoro; la fabbrica Breda produceva in quel periodo macchinari e veicoli destinati ad un uso bellico, era perciò nel mirino degli avversari poiché bersaglio strategico.

Il bunker è lì ed è sopravvissuto ai bombardamenti alla fabbrica che effettivamente ebbero luogo, precisamente il 30 aprile 1944.
Questo avvenimento lasciò la fabbrica in uno stato di completo inutilizzo, mentre il Bunker è diventato con gli anni un luogo di memoria.

Al suo interno è possibile compiere un vero e proprio percorso, scandito architettonicamente da quattro tunnel in cemento, impressionanti.

All'uscita dal Bunker la sensazione è forte e contrastante: un momento di libertà assoluta e spazi aperti in contrapposizione agli ambienti oppressivi e chiusi dove si è appena stati, e dove molti uomini non tanti anni fa erano costretti a rifugiarsi per sfuggire allo svolgersi violento ed incessante della guerra.