Mostra Joan Mirò a Milano

DESCRIZIONE

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Il Museo delle Culture celebra il grande artista catalano e il suo mondo variopinto, dove inconscio e sogno rappresentano una nuova forma di percezione dell'arte. La sua attività poliedrica e diversificata, che spazia dalla pittura al collage, dal disegno alla scultura, è costantemente animata dalla grande attenzione che Mirò ha sempre rivolto alla materia, fonte pura dell’arte.

Entrando in mostra veniamo accolti dalle note di “Blues for Joan Miró” di Duke Ellington, brano improvvisato durante una visita alla Fondation Maeght, quando il musicista conobbe il pittore. Le opere sono suddivise in quattro sezioni, concepite per accompagnarci attraverso altrettanti mondi che hanno caratterizzato la vita dell’artista: il contesto storico dell’epoca, le diverse tecniche artistiche utilizzate e, più in generale, l’attenzione che il maestro ha dedicato alla materia e alla sua consistenza.

Oltre 100 le opere esposte, non solo dipinti, anzi: l’accento è posto sulla produzione meno edita dell’artista come la scultura, l’incisione e la ceramica.

Mirò, che comincia a dipingere a soli 8 anni,  possiede un innato senso del colore e dell’arte ed è grazie a questa forza intrinseca che riesce a superare gli ostacoli dell’ambiente culturalmente ristretto in cui nasce e cresce, finché un esaurimento nervoso non lo persuade a dedicarsi all'arte a tempo pieno, contro gli argomenti del padre che lo avrebbe voluto ragioniere.

Dopo una prima formazione influenzata dai Fauves, dal Cubismo e dall’Espressionismo, Mirò indirizza il proprio fare arte verso una libertà assoluta che trova nel Surrealismo la sua consacrazione.

Il  percorso della mostra va  proprio ad indagare le radici dell’ispirazione dell’artista, la sua curiosità per i materiali e le forme, che è la molla da cui scatta il processo creativo, il vedere e immaginare al di là delle apparenze.