
PAGAMENTO
€ 31 cad. - la quota comprende: biglietto con ingresso ridotto per lo spettacolo + visita guidata condotta da personale interno al Teatro.
Il biglietto d'ingresso per gli over 65 e gli under 18 è di € 26 cad. - contattaci per iscriverti con la riduzione.
DURATA
4 ore circa (compreso di visita guidata + spettacolo)

LUOGO DI RITROVO
Davanti all'ingresso del Teatro Strehler, Largo Greppi 1 -Milano

ORARIO DI RITROVO
15 minuti prima dell'orario di inizio della visita
I NOSTRI PLUS
DESCRIZIONE
“Spettacoli di qualità accessibili al più ampio pubblico possibile”.
Queste sono le caratteristiche del Teatro secondo i loro fondatori: Giorgio Strehler, Paolo Grassi e Nina Vinchi.
Nonostante il nome di due maestri dell’arte teatrale italiana, il Piccolo ha vissuto momenti non certo felici. Prima dell'avvio del lunghissimo cantiere, ha avuto sede nello storico Palazzo Carmagnola in via Rovello, ristrutturato da Zanuso e Rogers nel 1952 ma presto rivelatosi inadeguato. La soluzione definitiva viene trovata solo nel 1977, quando il Comune di Milano concede al Piccolo gli spazi del teatro Fossati in via Rivoli e l'antistante lotto di largo Greppi. Oggi, il Piccolo di Milano distribuisce la sua programmazione in tre ambienti, la Sala Grassi, sede storica di circa 450 posti, il Teatro Strehler con mille posti a sedere, mentre il Teatro Studio rappresenta una nuova concezione di teatro.
In più di sessantasette anni di attività ha prodotto oltre 300 spettacoli, 200 diretti da Strehler, di autori che vanno da Shakespeare (Re Lear e La tempesta) a Goldoni (Le baruffe chiozzotte, Il campiello e soprattutto Arlecchino servitore di due padroni), Brecht (L’opera da tre soldi, Vita di Galileo, L’anima buona di Sezuan), Cechov (Il giardino dei ciliegi).
Dal 1998, con il passaggio del testimone a Sergio Escobar e a Luca Ronconi, il Piccolo ha accentuato la dimensione internazionale e interdisciplinare, candidandosi quale ideale polo culturale cittadino ed europeo. Nel 2009 il Teatro ha subito un importante restauro che ha ripristinato la struttura e riportato al suo splendore originario il chiostro minore, l’antico nucleo di Palazzo Carmagnola.
Prima della spettacolo visiteremo il Teatro Strehler, la sala, l'attrezzeria, la sartoria e tutti quegli ambienti inaccessibili al grande pubblico.
Lo Spettacolo
Intrighi, congiure, omicidi di stato, travestimenti e il rimpianto di un amore stroncato sul nascere: torna la messa in scena di Declan Donnellan del classico barocco di Thomas Middleton. Ritmo, energia, ironia e passione per raccontare la storia di Vindice e della sua implacabile vendetta.
Trama
In una non meglio precisata corte italiana, Vindice e Ippolito, figli di Graziana e fratelli di Castiza, si incontrano davanti al Palazzo del Duca. Vindice – come dice il nome – desidera vendicare a qualunque prezzo la morte della promessa sposa Gloriana, stuprata e avvelenata dal Duca poco prima delle nozze. Per riuscire nel suo ardito piano, dovrà travestirsi ed assumere i tratti dell’adulatore, entrando così nelle grazie dei potenti. Da quel privilegiato punto di osservazione, avrà modo di osservare come il tarlo della corruzione non solo sia inscindibile dal potere, ma abbia purtroppo iniziato anche a intaccare i membri della sua stessa famiglia…
È questo lo spunto che consente a Thomas Middleton, nei primi anni del Seicento, di costruire un dramma teatrale che è soprattutto una riflessione sugli intrighi, la corruzione, l’ipocrisia e la violenza connaturate nella vita politica del suo tempo.
Maestro del teatro shakespeariano e delle sue riletture in chiave contemporanea, Donnellan punta i riflettori sull’ironia “nera”, sul paradosso, sulla febbrile malinconia che avvolge i personaggi, valorizzando, anche grazie a una divertente chiave “pulp” e a una colonna sonora travolgente, le straordinarie consonanze del testo originale con il nostro presente.
La locandina
La tragedia del vendicatore
di Thomas Middleton
adattamento di Declan Donnellan e Nick Ormerod
regia Declan Donnellan
versione italiana Stefano Massini
scene e costumi Nick Ormerod
luci Judith Greenwood, Claudio De Pace
musiche originali Gianluca Misiti
regista assistente Francesco Bianchi
collaboratore movimenti di scena Alessio Romano
con (in ordine alfabetico) Ivan Alovisio, Marco Brinzi, Fausto Cabra, Flavio Capuzzo Dolcetta, Christian Di Filippo, Raffaele Esposito, Ruggero Franceschini, Pia Lanciotti, Errico Liguori, Marta Malvestiti, David Meden, Massimiliano Speziani, Beatrice Vecchione, Marouane Zotti
coproduzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa / Emilia Romagna Teatro Fondazione
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