Il Museo Egizio di Torino come non lo avete mai visto

Un’esperienza serale in Esclusiva tra faraoni, misteri e atmosfere sospese

C’è un momento della giornata in cui i luoghi si rivelano in modo diverso. Quando le sale si svuotano, le luci si ammorbidiscono e il silenzio prende il posto del consueto via vai di visitatori, il Museo Egizio di Torino si trasforma. Lontano dalla folla e dal rumore, prende vita un’atmosfera intima e quasi sospesa, dove ogni statua, ogni oggetto, ogni simbolo sembra parlare in modo nuovo.

È in questo contesto privilegiato che avremo accesso a una Visita Guidata serale in Esclusiva, a museo chiuso, pensata per offrire un'esperienza profonda, immersiva e autentica.
Un’occasione rara per vivere il museo non solo come spazio espositivo, ma come luogo vivo di dialogo con una delle civiltà più affascinanti della storia.

Il Museo Egizio di Torino nasce ufficialmente nel 1824, quando re Carlo Felice di Savoia acquisì la straordinaria collezione dell’esploratore ed egittologo piemontese Bernardino Drovetti, Console di Francia in Egitto. Si trattava di oltre 5.000 reperti, molti dei quali provenienti da Tebe, Karnak e Menfi.

Quando Drovetti fece giungere in Europa la sua vasta collezione, i reperti viaggiarono per mare e per terra, custoditi in casse di legno e trasportati con mezzi di fortuna. Nonostante le difficoltà del tempo, una parte sorprendentemente ampia giunse integra a Torino: un risultato straordinario per l’epoca.

A ospitare la collezione venne scelto il Palazzo dell’Accademia delle Scienze, nel cuore del capoluogo piemontese, dove ancora oggi ha sede il museo. Fin dall’inizio, questa raccolta venne concepita come interamente dedicata alla civiltà egizia, rendendo Torino la prima città al mondo a dotarsi di un museo esclusivamente egizio.

Nel corso dei due secoli successivi, il museo si è arricchito grazie a importanti campagne di scavo, come quelle condotte tra il 1900 e il 1935 da Ernesto Schiaparelli e Giulio Farina. È proprio grazie a questi archeologi italiani che il Museo Egizio conserva oggi pezzi unici al mondo, come la Tomba intatta di Kha e Merit, la più completa mai rinvenuta fuori dall’Egitto.

Il Museo Egizio non è mai stato statico: nel corso del Novecento, più volte è stato riallestito, spostando migliaia di reperti. L’allestimento attuale – frutto del lavoro dello studio OMA di Rotterdam – è il primo pensato per essere dinamico e adattabile nel tempo, in linea con la missione contemporanea del museo: non solo conservare, ma anche raccontare. Questo allestimento, moderno e coinvolgente, unisce tecnologie avanzate a una narrazione curata, capace di restituire senso e profondità a ogni reperto. La spettacolare Galleria dei Re, cuore pulsante del percorso, rievoca con potenza scenica l’architettura solenne di un tempio egizio, offrendo uno sguardo suggestivo e maestoso sulla storia millenaria dei faraoni.

Inoltre, grazie a nuove tecnologie immersive, alcune statue del museo sono state digitalizzate in 3D e integrate in proiezioni narrative che ne raccontano origine, significato e funzione. È come entrare in un dialogo diretto con l’antichità.

Durante la nostra visita, accompagnati da una guida esperta, ci muoveremo con calma tra papiri, statue, oggetti rituali e tombe, lasciandoci condurre dalla bellezza e dal mistero. Solo noi, il Museo e la voce sapiente di chi sa raccontare.

Un invito a rallentare, ad ascoltare, a farsi sorprendere.
Una giornata fuori dall’ordinario, che unisce il privilegio dell’accesso esclusivo alla profondità della conoscenza.

La cultura ha bisogno di tempo e di silenzio.
Noi abbiamo scelto di regalarveli entrambi.

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