L'Albergo Diurno in Porta Venezia

Milano, ruggenti anni Venti, siete un uomo d’affari o una nobildonna e siete appena arrivati in tutta fretta a Milano? Avete un appuntamento importante e necessitate di una “rinfrescata”? Dove mai potrete andare? 🤔

La risposta è molto semplice… all’Albergo Diurno in Porta Venezia.
Ma di cosa stiamo parlando?
Nel 1926, sotto l’area di Porta Venezia, l’architetto Piero Portaluppi costruì un elegante e ampio spazio per i viaggiatori e cittadini che, arrivando a Milano, volevano ritemprarsi dopo un lungo viaggio.

Immaginate uno spazio con all’interno il barbiere, il parrucchiere e il manicure; ma anche telefono, ufficio cambio, agenzia viaggi, dattilografia, lavanderia e fotografia, insomma tutto il nécessaire per qualsiasi evenienza! 😉

Ma non finisce qui… l’Albergo Diurno aveva anche una parte dedicata alla zona terme, che offriva vasche di lusso e bagni semplici, adatti alle tasche di ciascuno, tutti elegantemente decorati con piastrelle in vetro; ad accogliere i clienti una fontana con la dea Igea, la dea della salute e dell’igiene.

Ma chi erano i principali avventori?
✅I viaggiatori.
L’Albergo Diurno fu costruito in una zona centrale per chi prendeva il tram in direzione Milano-Monza o il treno. Nelle vicinanze sorgeva infatti la stazione di piazza della Repubblica, la prima stazione centrale di Milano in stile art nouveau. Inoltre, all’epoca, i treni andavano ancora a carbone e d’estate con il caldo e i finestrini aperti non doveva essere così piacevole viaggiare! Avere un “ristoro” una volta arrivati a Milano era sicuramente una cosa molto gradita!

✅ Gli abitanti delle vicine case di ringhiera.
Con la forte urbanizzazione si costruirono molte case una addossata all’altra, molte senza servizi igienici o con un unico bagno per un intero pianerottolo. Grazie a questi bagni pubblici gli abitanti della zona riuscivano, almeno una volta alla settimana, a farsi una doccia o un bagno.

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