Il Tredesin de Marz

"E quî giornad del tredesin de Marz? Gh'era la fera, longa longhera, giò fina al dazi, coi banchitt de vioeur, de girani, coi primm roeus....."

Era il 13 marzo del 52 d.C. e San Barnaba predicò il vangelo di Cristo in una radura poco fuori Milano, una località dove era ancora viva la tradizione celtica e nella quale alcuni cittadini si erano riuniti per celebrare, attorno ad una pietra forata con tredici raggi incisi, la festa della primavera e dei fiori milanesi. 🌸 🌼

Per alcuni il 13 marzo viene considerata come la data dell’avvenuta cristianizzazione dei cittadini milanesi – San Barnaba usò la pietra forata per conficcare al centro di questa la Croce -, altri invece festeggiano questa ricorrenza come facevano i nostri antenati, con una festa per celebrare la rinascita del Sole e la rinnovata Primavera.

Ma il 13 marzo ha un’origine ancora più antica, legata alla tradizione celtica della città di Milano, alla storia di Roma e alla figura di Marco Giunio Bruto, il capo dei congiurati nell’assassinio di Cesare durante le idi di marzo del 44 a.C. I Celti, una volta venuti a conoscenza della morte del grande condottiero romano, celebrarono la morte di Cesare, il loro grande nemico, con un triduo di festeggiamenti che sarebbe iniziato due giorni prima le idi, precisamente il 13 marzo, indicando così un periodo di grande rinascita.

Forse non tutti sanno che la navata centrale della Chiesa di Santa Maria al Paradiso, presso Corso di Porta Vigentina, ospita la Pietra del Tredesin de Marz, dove di possono vedere il foro al centro del cerchio e i 13 raggi. Lasciamo a voi scegliere tra la tradizione cristiana e quella celtica, noi sicuramente scegliamo il senso di rinascita e rinnovo che questa festa trasmette!

Ci siete mai stati? 

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